sabato 31 dicembre 2016

Considerazioni di fine anno

Credit: Hans Noordsij
In questo video registrato dalla dashcam montata sulla Tesla del signor Hans Noordsij si assiste ad una nuova dimostrazione di efficacia da parte di un sistema di assistenza alla guida, in questo caso il famoso Autopilot: una frenata improvvisa che permette di evitare un impatto potenzialmente molto pericoloso. Si potrebbe obiettare che un abile pilota, attento alla dinamica del traffico, avrebbe potuto notare il SUV in fase di arresto davanti alla Opel bordeaux e effettuare la stessa manovra del sistema di sicurezza; non credo di essere l'unico che in una coda ha iniziato a rallentare osservando il comportamento delle auto oltre quella immediatamente davanti.
Tutto vero, un guidatore ideale non si distrae mai e la cronaca ci ricorda che anche i sistemi autonomi non sono ancora perfetti. Ma è la stessa cronaca che ci ricorda quanti incidenti derivino dalla distrazione, dalla stanchezza, da percezioni errate.
Perciò anche chi si ritiene pilota eccellente, mai soggetto a sbagli od omissioni e che pertanto penserà di non aver bisogno di un veicolo troppo autonomo e che certe innovazioni limitano il piacere della guida, provi a pensare che un bel giorno, lungo il viaggio, l’Autopilot altrui potrebbe salvare lui o la sua auto dalle sviste di un autista troppo interessato ad un messaggio appena ricevuto sul cellulare.
Il 2017 sta arrivando, la guida autonoma è un po’ più vicina.
Buon anno nuovo a tutti!

domenica 11 dicembre 2016

La fantasia al parcheggio – reprise

Io ho la ventura di risiedere in un comune che conta poco più di 3000 abitanti e che pur avendo origini antiche, con un primo insediamento databile intorno al IV secolo d.C. e quello più importante risalente al 1600, ha beneficiato nel secolo scorso di un piano regolatore oculato, che non ha trascurato la creazione di parcheggi intorno alla zona commerciale del paese, motivo per cui da queste parti il significato di ‘non trovo posto per la macchina’ si può tranquillamente tradurre come: ‘devo fare 120 metri a piedi per raggiungere la mia meta’; nonostante questo, molte delle immagini a corredo di questo post dello scorso maggio sono state scattate proprio qua intorno, giusto per ricordare che le cattive abitudini non sono solo caratteristiche dei grandi centri urbani.
Questo, per esempio, è quanto accade di fronte alla sede del comune.
Un altro aspetto interessante di vivere in un paese di queste dimensioni, di contro, è la possibilità di interloquire con le istituzioni, sia perché è statisticamente probabile che si incrocino sindaco e consiglieri con una certa frequenza, sia perché vengono organizzati incontri con i cittadini, durante i quali portare all’attenzione della giunta proposte e osservazioni. Stamattina, mentre mi recavo ad uno di questi incontri, ho potuto assistere all’ennesimo esempio di parcheggio opportunista: dovendo andare al bancomat, la guidatrice di una Peugeot grigia ha spostato la sua auto di un centinaio di metri per potersi arrestare di fronte al terminale, lasciando l’auto in pieno divieto di fermata. Assistere all’evento mi ha fornito uno spunto: perché non coinvolgere il sindaco nelle mie riflessioni e proporgli qualche misura per contrastare il fenomeno? Passato dal pensiero all’azione, col primo cittadino abbiamo gettato le basi per una campagna informativa. Porterà a qualcosa? Lo dirà il tempo, nel mentre vi terrò informati.

giovedì 1 dicembre 2016

Attraverso il finestrino

Questo panorama non è esattamente quello che ho ammirato questa mattina. In auto, mentre guidavo ho potuto cogliere alcuni scorci delle Alpi intorno a Torino, una vista decisamente piacevole: l’aria era tersa, lo sguardo poteva spaziare liberamente su tutto l’arco di montagne e colline visibili dalla strada. Questo, almeno, per i passeggeri presenti: guidando, a parte qualche rapida occhiata quando lo scenario si presentava di fronte al parabrezza, le immagini più affascinanti hanno appena sfiorato la mia retina. La storia si è conclusa quando, tornato alla base, ho finalmente fatto la foto che avrei voluto scattare durante il viaggio: il panorama è bello, ma la luce era diversa e si era addensata un poco di foschia, l’attimo che avrei potuto godermi era ormai trascorso. 
Prima che qualcuno si sorprenda ribadisco che guidare continua a piacermi, ma l’episodio di oggi mi ha ricordato che viaggiare significa anche apprezzare il percorso, talvolta nelle vesti di passeggero, trasportato dall’auto e libero di spaziare ovunque con lo sguardo.
Facile quando si è in compagnia, potrebbe obbiettare qualcuno, ma se si viaggia da soli?
Beh, questo è un altro punto a favore della guida autonoma...