domenica 11 dicembre 2016

La fantasia al parcheggio – reprise

Io ho la ventura di risiedere in un comune che conta poco più di 3000 abitanti e che pur avendo origini antiche, con un primo insediamento databile intorno al IV secolo d.C. e quello più importante risalente al 1600, ha beneficiato nel secolo scorso di un piano regolatore oculato, che non ha trascurato la creazione di parcheggi intorno alla zona commerciale del paese, motivo per cui da queste parti il significato di ‘non trovo posto per la macchina’ si può tranquillamente tradurre come: ‘devo fare 120 metri a piedi per raggiungere la mia meta’; nonostante questo, molte delle immagini a corredo di questo post dello scorso maggio sono state scattate proprio qua intorno, giusto per ricordare che le cattive abitudini non sono solo caratteristiche dei grandi centri urbani.
Questo, per esempio, è quanto accade di fronte alla sede del comune.
Un altro aspetto interessante di vivere in un paese di queste dimensioni, di contro, è la possibilità di interloquire con le istituzioni, sia perché è statisticamente probabile che si incrocino sindaco e consiglieri con una certa frequenza, sia perché vengono organizzati incontri con i cittadini, durante i quali portare all’attenzione della giunta proposte e osservazioni. Stamattina, mentre mi recavo ad uno di questi incontri, ho potuto assistere all’ennesimo esempio di parcheggio opportunista: dovendo andare al bancomat, la guidatrice di una Peugeot grigia ha spostato la sua auto di un centinaio di metri per potersi arrestare di fronte al terminale, lasciando l’auto in pieno divieto di fermata. Assistere all’evento mi ha fornito uno spunto: perché non coinvolgere il sindaco nelle mie riflessioni e proporgli qualche misura per contrastare il fenomeno? Passato dal pensiero all’azione, col primo cittadino abbiamo gettato le basi per una campagna informativa. Porterà a qualcosa? Lo dirà il tempo, nel mentre vi terrò informati.

Nessun commento:

Posta un commento