domenica 10 marzo 2019

Di Starman, di Roadster e di auto volanti.

Scrivendo il post precedente mi è tornata in mente una delle prodezze che il simpatico Elon Musk ha compiuto poco più di un anno fa. L'imprenditore americano oltre che della Tesla è anche fondatore della SpaceX: mentre la prima è nata principalmente per produrre auto a propulsione elettrica, la seconda azienda si occupa di progettare, costruire e lanciare vettori per la messa in orbita di carichi di varia natura e entità.
Il Falcon Heavy
In occasione del lancio di prova del Falcon Heavy Musk ha deciso di adoperare come zavorra la sua Tesla Roadster, montata in punta al vettore insieme a due telecamere in grado di riprendere e trasmettere immagini delle prime ore di volo dell'auto.
Un’auto priva di guidatore ad un osservatore extraterrestre sarebbe parsa strana, perciò al posto di guida è stato piazzato Starman, un manichino in tuta spaziale così nominato in omaggio al famoso brano di David Bowie.
Starman dopo la partenza. Non prendete esempio, si tengono due mani sul volante.
Starman è partito ascoltando “Space Oddity”, sempre di Bowie e portando con sé un asciugamano, accessorio fondamentale per qualsiasi viaggiatore della Galassia come ben sanno gli appassionati di DouglasAdams. In omaggio all’autore c'era anche una copia del romanzo “Guida galattica per autostoppisti” riposta nel cassetto, mentre sul cruscotto dell’auto campeggiava la scritta “Don’t panic”. Le immagini della partenza mi hanno anche ricordato un’altra auto pilotata da un personaggio in tuta spaziale, anche se appartente alla fantascienza cinematografica.
La Corvette nelle scene iniziali del film Heavy Metal (1981)
Il decollo si è svolto regolarmente il 6 febbraio 2018. A novembre la Tesla ha superato l’orbita di Marte, ad oggi ha percorso più di 823 milioni di km, con una percorrenza di 1725km per litro equivalente di benzina consumato durante il lancio. La Roadster di Starman è il veicolo terrestre che ha percorso più strada in assoluto, il primo mezzo da superficie a lasciare l’orbita terrestre dopo i rover lunari delle missioni Apollo e primo veicolo stradale di serie in assoluto.
Al di là della funzione di zavorra, comunque importante per testare l’efficacia e il funzionamento del Falcon Heavy in vista di prossime missioni con equipaggio umano, questa Roadster rappresenta un esempio e un simbolo.
Spesso gli sviluppi tecnologici ricevono una spinta da interessi economici e opportunità d'affari: le attuali auto con motore a combustione interna sono più pesanti e meno inquinanti del passato, la scelta di auto elettriche o ibride plug-in disponibili a prezzi competitivi sta aumentando. Probabilmente con un ritardo di quasi un secolo, come commentavo qua, ma il cambiamento comincia a farsi notare.
Un evento come il lancio di Starman ha uno scopo prevalentemente dimostrativo, eppure porta il mondo a guardare e ammettere che questa cosa si può fare.
Come è stato per la commercializzazione della prima Prius, o della Tesla Roadster, restando sulla terra: cambiare si può, specie se si è un imprenditore coraggioso e con disponibilità economica. In questi casi basta volerlo.
Fonte: Wikipedia

E, ogni tanto, spedire un manichino spaziale in orbita.

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